Maria Gabriella Sartori, psicologa - psicoterapeuta

 

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IL DIRITTO ALLA GIUSTIZIA
 

PREMESSA
Sono passati 17 anni dalla fine della Dittatura Militare Argentina che ha sconvolto tra gli anni 1976-1983 il destino del Paese per la strategia imposta alla maggior parte dei popoli dell'America Latina, dalla Dottrina di Sicurezza Nazionale
S'instaurò allora un modello di società dominante con un costo sociale, di vite da parte del popolo e un sistema d'ingiustizie, che continua ancora ad imperare nonostante sia in corso regimi democratici più formali che reali.
Il bilancio di quegli anni: circa 30.000 Detenidos-Desaparecidos, quasi 100.000 persone che sono state torturate fisicamente al meno una volta, centinaia di persone assassinate per cause politiche, migliaia di cittadini sottomessi a torture psicologiche, migliaia di prigionieri detenuti e poi liberati.
Ci si sforza di nascondere e far dimenticare i fatti accaduti, rinviare i problemi non risolti, trascurare ferite non rimarginate, piuttosto che adottare un comportamento e un impegno etico, politico e sociale nella ricerca della verità e della giustizia aggiungendosi la condotta de dirigenti politici che hanno preferito la connivenza con i responsabili del genocidio anziché collaborare per la costruzione de una democrazia autentica. ?
Le leggi chiamate de "Punto Finale" e la "Legge d'Obbedienza dovuta", gli indulti che hanno liberato i criminali e i responsabili dei genocidi hanno portato all'impunità: la negazione della responsabilità. Su questa base è impossibile costruire un processo democratico. Le difese al dolore da noi conosciute, -psicologi, psicoanalisti, presenti sia nella nevrosi, sia nella psicosi: rimozione, diniego, forclusione, sono agite e stimolate dal potere come proposta verso tutta la popolazione. Si cercò e si cerca attraverso i mass-media che tutto restasse nell'oblio. "Bisogna dimenticare il passato, " "La vita continua, guardiamo il futuro". Sappiamo bene che i popoli che dimenticano perdono le loro radici e ricadono negli stessi mali.
Ché democrazia, quale processo di pace si può istituire a partire del silenzio, dall'impunità e dall'ingiustizia? Ricordare per non ripetere e poter cosi elaborare i traumi, sia a livello individuale, sia a livello sociale.

Se la Pace e frutto della Giustizia, la Salute Mentale e conseguenza della Verità e della Riparazione del danno.
La Verità è un Diritto.
La Memoria è un Dovere.

Il processo d'annientamento e distruzione nazionale è stato eseguito dalla Dittatura militare con una chiara visione di futuro. Il progetto oligarchico dell'anno 1976 significò l'eliminazione della parte migliore di una generazione de argentini, una generazione d'operai, di studenti, d'impiegati, d'intellettuali, di' artisti e professionisti che rappresentava in sé il Progetto di Liberazione Nazionale e Sociale. Gli effetti di questa politica non si manifestano tutt'oggi completamente. . I Desaparecidos dovevano essere la classe dirigente attuale; la classe dirigente del 2000.
Le nuove forme di dipendenza dall'imperialismo e la sovversione dei valori si evidenziano a lungo termine.
La generazione de argentini nata nell'anno 1976 ha oggi tra i 25 e 30 anni. I figli della classe operaia hanno patito la fame dalla nascita. Di questi circa 300.000 bambini sono morti per denutrizione e malattie. Migliaia di sopravvissuti hanno oggi ritardo mentale leve-o moderato per mancanze proteiche e/o di stimolazione (scolarizzazione insufficiente).
Questa generazione d'argentini con problemi d'apprendimento, che, riuscita a mala pena a finire la scuola dell'obbligo, al inserirsi nel mercato del lavoro, potranno aspirare soltanto a mansioni di "operai non qualificati".Questa è la generazione che dove essere la protagonista dell'Argentina del 2000.
In un paese con un progetto prevalentemente agricolo-esportatore, si verifica per conseguenza, un 'eccedenza di popolazione e nessun bisogno di mano d'opera qualificata.

IL "GOLPE DE ESTADO "DEL 1976

POPOLO-OLIGARCHIA
La contraddizione storica "Popolo - Oligarchia " raggiunge il suo apice con il golpe del 24 marzo 1976, mostrando un fenomeno repressivo qualitativamente diverso per la pianificazione scientifica, ma non nuovo nella storia del nostro paese per quanto riguarda i metodi utilizzati.
Nel 1976 si confrontano due progetti di stato, due filosofie politico-sociale e di conseguenza sul piano individuale, due progetti di vita, uno dei quali ed espressione dalla Coscienza Oligarchica, sorta e consolidata nel secolo scorso sulla base della violenza, dello sfruttamento e dell'annichilimento d'ogni forma di resistenza popolare, alleata all'Impero dominante. Nonostante la sua conformazione è nazionale, è antinazionale nei suoi interessi, progetti ed obiettivi.
In contrapposizione al Progetto Oligarchico, si sviluppò nel secolo scorso la Coscienza Nazionale, che acuisse progressivamente maggiori livelli di consapevolezza e d'espressione.La "picana elettrica" fu già utilizzata nell'anno 1930 durante il golpe Oligarchico che destituì al governo popolare de Yrigoyen.
1.
Prima del golpe del 24/3/1976, il generale Videla dichiara in Uruguay: "Moriranno tanti quanti saranno necessari per raggiungere la pace". Il generale St. Jean governatore di Buenos Aires dirà: "Prima elimineremmo tutti i sovversivi, quindi i fiancheggiatori, dopo i simpatizzanti ed infine gli indecisi". Questo significava l'eliminazione del 90 % della popolazione, dato che come dichiarava il giornale dell'Oligarchia: "Il 90% della popolazione soffre del morbo delle idee marxiste e populiste".(La Prensa)
Il genocidio come politica di Stato si basò sul Terrorismo come modello di dominazione.
Il terrore trasformo il Paese in un immenso lager, utilizzando tecniche e metodi di repressione scientificamente pianificati per colpire in modo diversificato i differenti settori della popolazione.
Per le più alte espressioni della Coscienza Nazionale, il carcere, il lager, la morte, divennero i Desaparecidos.
Per l'insieme della classe operaia, fame, disoccupazione, supersfruttamento
Per il ceto medio, alternanza del terrore con favori - la speculazione finanziaria,
Per gli imprenditori Nazionali una politica dichiaratamente contraria allo sviluppo industriale, portando al fallimento de un alto numero da' aziende
Per i piccoli e medi produttori agricoli il soffocamento economico, la perdita delle proprietà.

LA COSCIENZA OLIGARCHICA
Il terrorismo oligarchico deriva della paura che questa classe sociale, l'Oligarchia terriera, prova nei confronti del Popolo. Lei sa che il suo ruolo sociale e illegittimo, che il suo potere nasce in modo cruento, usando sistematicamente la violenza contro il popolo. Perseguiterà, con autentico odio di classe i "terroristi o sovversivi" concettualizzazione che elabora partendo dalla proiezione della propria immagine rispecchiando il proprio inconscio collettivo in tanto classe sociale.
Gli origini di questa classe risalgono alla Conquista e Colonizzazione spagnola del Continente americano. La corona spagnola (e portoghese) istituisce con la croce e la spada un modello economico e politico-giuridico consistente nell'appropriazione diretta delle materie prime, sulla base della servitù e schiavitù dell'indio e del nero. E l'inizio della divisione internazionale del lavoro, con il saccheggio diretto delle risorse delle colonie.
A metà del secolo passato, la Gran Bretagna si afferma come potenza industriale acquistando nel piano internazionale il ruolo de Paese Dominante. Comincia cosi la conquista della periferia, la lotta contro la Spagna nelle colonie, la ricerca dell'inter-land per avere sia le materie prime sia i mercati per vendere i loro prodotti.
Per Argentina -e America Latina- significa il passaggio da colonia a neo-colonia, o semi-colonia. La Gran Bretagna riserva per sé il ruolo industriale, trasferendo all'Argentina le funzioni estrattive e agricole-ganadere.

In corrispondenza a questo progetto, in Argentina si effettua la Campagna del Deserto; in realtà le terre più fertili della Pampa Humeda, che consenti il consolidamento definitivo dell'Oligarchia, attraverso lo sterminio dell'indio, e del gaucho. Queste terre sottratte ai nativi sono distribuite in mano de poche famiglie: già nel 1800, 391 famiglie hanno 8.500.000 de ettari, Costituiranno la "Società Rurale Argentina". Questa decide da' allora il destino del paese, realizzando una solida alleanza con l'esercito creato a questo fine e premiando ai militari con terre, mantenendoli al proprio servizio. Integrandoli alla propria classe sociale.
L'incorporazione di mano d'opera europea, (l'immigrante,) servirà a "rimpiazzare la ribellione del gaucho, l'inciviltà degli indios e a migliorare la razza."
Gli slogan dell'oligarchia: "Civilizaciòn o Barbarie" e "Gobernar es Poblar."2 sintetizzano questa prima fase della storia nazionale. Che indicano l'esatto opposto: Spopolare eliminando la civiltà autoctona per mezzo della barbarie, della violenza. La formula che si erano proposti era: l'Inghilterra officina del mondo, l'Argentina il suo granaio.3
L'esportazione delle materie prime con l'importazione del prodotto industriale è la base del chiamato Intercambio desigual, o scambio non paritario, che unito all'Imprestito o debito estero, sono le cause della dipendenza economica dell'Argentina e dell'America latina. Il capitale straniero, principalmente inglese (La Baring Brothers) avrà già nel secolo scorso il controllo dell'economia del Paese: infrastruttura, servizi pubblici, comercio estero, finanze. Quest'economia subordinata al mercato internazionale, insieme al debito estero, porta allo sviluppo deformato, all'inflazione, infine alla fame del popolo.
2.
Tuttavia, durante la seconda guerra mondiale, è possibile uno sviluppo del'industria argentina, limitata alla piccola e media impresa. Emerge una classe operaia, che sarà la base de un movimento nazionalista, il peronismo e per la prima volta nella storia, le masse operaie "i descamisados" saranno rappresentati nel governo, con le bandiere della. indipendenza economica, sovranità politica e giustizia sociale.

Alla fine della seconda guerra mondiale il Sistema Capitalista ha una nuova egemonia: gli Stati Uniti d'America. Saranno loro adesso il Paese Dominante ed Egemonico. Il golpe de Estado dell'anno 1955 in Argentina ha questi alleati: l'oligarchia terriera, la grande industria nazionale, il capitale monopolico degli Stati Uniti e l'Esercito Argentino. La classe operaia rimane sola. Il governo è sconfitto.
Il capitale monopolico degli Stati Uniti farà investimenti nei settori dell'industria più redditizia con tecnologia avanzata riuscendo ad avere il controllo monopolico del mercato interno.
La penetrazione dei capitali stranieri, il super sfruttamento dei lavoratori e la perdita progressiva di tutte le loro conquiste e diritti, sarà possibile d'allora in poi, con il concorso de governi militari, dei successivi "Golpes de Estado", controllando alla popolazione con leggi sempre più repressive, l'eliminazione della democrazia e istituzionalizzando la tortura come controllo dei dissidenti politici e sindacali, con lo scopo di annichilire lo sviluppo della Coscienza Storica e Nazionale.
Cosi come l'Oligarchia della generazione del 1880 pagarono con terre i militari che parteciparono al genocidio degli indios e dei gauchos, -"las montoneras federalistas"- ora li remunerano facendole partecipare organicamente alle imprese dei propri gruppi economici.
-Retribuiscono così i servizi prestati dai militari che, anche quando non appartengono alla propria classe sociale, garantiscono sicurezza e stabilità alle imprese.
Nel golpe del 1976 si ripete l'azione criminale della generazione del 1880, pero con un nuovo progetto: IL progetto oligarchico monopolistico.
Se il primo era agricolo-esportatore, questo e agricolo-petrolifero-industriale esportatore e finanziario.
Se il primo si basava sulla rendita agraria, questo copre tutti i settori dell'economia: spazia dalle rendite agrarie a quelle minerarie, petrolchimiche, industriali, energia atomica, ecc., distruggendo quelle aziende non controllate dal capitale oligarchico e privatizzando aree strategiche dell'economia.
Questo progetto economico s'integra con la Dottrina della Sicurezza Nazionale abbozzata dal segretario di stato degli USA Mc Namara e perfezionata da Rockfeller, che definisce come prioritaria la difesa della sicurezza interna e stabilisce il concetto delle "frontiere ideologiche" e quello di "guerra permanente".
L'attenzione di Washington se indirizza verso il continente latino-americano, interessato ai segni di ribellione che provengono dalle masse di questi paesi.
Se fino alla Seconda guerra mondiale, il Nord America considerava che le "minacce per America Latina provenivano da un nemico esterno, la URSS, che attentava contro il modo di vita occidentale e cristiano" - aiutando con armamento e soldi le FF.AA. latino-americane, - con Kennedy, per assicurare che gli investimenti nordamericani non corressero nessun pericolo e rischio, il Pentagono adottò la strategia della controinsurgencia.
La crescente radicalizzazione della America Latina, si chiame socialismo, marxismo, nazionalismo era la minaccia che proveniva dalle masse del Terzo Mondo , mettendo in pericolo gli interessi e investimenti degli USA.
Questo cambio nella strategia continentale degli USA è definita dal Pentagono come "Quelle misure militari, paramilitari, politiche, economiche, psicologiche e civili prese dagli stessi governi per vincere l'insorgenza sovversiva". Si possono sintetizzare nel postulato kennedianno: sicurezza e sviluppo, della "Alianza para el Progresso". Guerra integrale e permanente, sostenute dalle FF.AA. dei Paesi Latino-americani -contro tutto ciò che minaccia lo stile di vita "occidentale e cristiano".4
L'equipaggio, l'addestramento, la formazione ideologica delle polizie ed eserciti de ogni paese latino-americano diventa da allora in poi la priorità continentale del Dipartimento di Stato e del Pentagono.

"Rivolteremmo il paese come un guanto" dichiarò nel 1976 il generale Suarez Mason Comandante dell'I° Corpo dell'Esercito.(Buenos Aires)
L'obiettivo del golpe non fu soltanto quello di recuperare le posizione perse dall'oligarchia durante i governi peronisti, ma di fare un salto qualitativo in funzione del progetto economico che le consentisse di articolarsi in modo conseguente all'indicazione egemonica dell'Imperialismo.

DETENIDOS-DESAPARECIDOS
Questo salto qualitativo sul piano economico necessitava di un salto qualitativo nella politica repressiva: la Detencion-Desaparicion n'è la sua più chiara espressione, annientando gli oppositori più lucidi e neutralizzando per mezzo del terrore l'insieme della popolazione.
La gioventù argentina, negli anni settanta tentava di portare avanti un progetto di trasformazione e rinnovamento della società. Il potere lo chiamò: delinquenza sovversiva terrorista, e trovandola eccessivamente minacciosa, no la condannò a morte, sino alla tortura senza limiti.
"Bene ragazzo, intendiamoci, tu qui no sei un detenuto, sei un sequestrato. D'ora in poi fai parte dell'elenco dei Desaparecidos. Questo è il Comando Libertadores de America. Non so se mi capisci: Sei morto, pero sei ancora vivo", dice il capitano Barreiro a un sopravvissuto del campo di Concentramento La Perla, Cordoba. 5

Il Detenido - Desaparecido è un morto vivo condannato, alla tortura senza limiti.
La pratica della tortura ha origini remote, i supplizi agli schiavi, l'Inquisizione medioevale. Un uomo tortura ad un altro per farlo lavorare per sé, e per sottometterlo.
Nella tortura si chiede all'imputato con mezzi violenti di svolgere il ruolo di collaboratore volontario. S'intrecciano l'indagine, il duello o lotta tra torturante e torturato, la ricerca d'informazione e il castigo.
L'identità dell'oligarchia s'alimenta in quella "paura dei vivi, " di cui parlava Spencer, fondamento del controllo politico, allo stesso modo con cui la "paura dei morti" costituisce le radici del controllo religioso. Il detenido desaparecido e perciò una condensazione o sintesi della paura dei vivi e della paura dei morti.
L'apparato repressivo introduce il sinistro, il terrore, nel nucleo familiare, e dalla famiglia alla intera società. Tutto il paese diventa una prigione.
La tortura senza limiti si propone di terrorizzare sia il prigioniero sia la popolazione. No cerca di ristabilire la giustizia, bensì riattivare il Potere.
Il terrore vuole distruggere l'identità, il progetto di vita, la Coscienza Storica che il prigioniero rappresenta.
Infine far trionfare il potere che lo impone, conseguendo un effetto sociale esemplare.
I 30.000 Desaparecidos, dice un recordatorio fato dalle Madres e Familiari: "lottavano per la Vita e la Libertà, un salario giusto, una casa dignitosa, salute e educazione per tutti.
Contro: la Dipendenza Imperialista, per un Progetto di Liberazione.
Oggi sono Scomparsi." 6


4.Con il golpe de Estado del 24/3/1976, si sono beneficiati i gruppi economici oligarchici, il gran capitale finanziario, le multinazionali.
Nell'anno 1985 circa 30.000 milioni de dollari sono stati trasferiti dall'America latina come risorse nette verso il Nord, dovuto alla caduta dei prezzi internazionali dei prodotti interni, il pago degli interessi del debito estero, il protezionismo dei paesi centrali.
Il predominio del capitale finanziario e il debito estero dei paesi latino-americani, equivalgono oggi all'oro e argento estratti nei secoli della Conquista e Colonizzazione, trasferendo un'immensa quantità di ricchezze dal Terzo al Primo Mondo.
Ancora una volta, l'appropriazione delle risorse del'America Latina finanzia la Rivoluzione tecnologica dei Paesi Centrali.

A MODO DI CONCLUSIONE
Il 10 dicembre 1948, l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riunita a Parigi, proclamava la Dichiarazione Universale dei Diritti del'Uomo. Ripristinava gli ideali della Rivoluzione francese, -libertè, egalite, fraternite-, e la Dichiarazione dei Diritti dell'uomo e del cittadino promulgata nel 1789. Nell'anno 1976 i patti internazionali relativi ai Diritti del'Uomo entrano in vigore completando la Carta Internazionale.
I Diritti Umani sono in essenza: il diritto alla Vita e il Diritto alla Giustizia.
Giustizia è, secondo la mia esperienza:
- poter passare dalla Dipendenza che distrugge, all'Interdipendenza tra i Popoli, andando progressivamente verso uno scambio alla pari.
- Giustizia é Riconoscenza, ed rispetto dell'identità dei popoli, anziché la falsa omologazione.
- Giustizia e condonare il debito estero perché già pagato.

Il mio compito come psicoterapeuta e aiutare a chi me lo chiede nella ricerca della verità. La Verità molte volte è dolorosa, pero non distrugge. Distrugge l'Ingiustizia.
Se la Verità è un Diritto, la Memoria Storica è un Dovere.. Abbiamo il Dovere di ricordare per non ripetere. Infine l'Impunità: o negazione della responsabilità e del danno causato, ostacola la Pace autentica, che è crescita per tutti.


Per i Desaparecidos, Giustizia era igual a Liberacion Nacional y Social, Oggi 25 anni dopo il Golpe de Estado de 1976, possiamo dire ancora che Giustizia è la possibilità, per un paese, per un popolo de realizzare il suo destino storico.


NOTE
1- Prologo de A.Perez esquivel al mio libro, Desaparecidos…
2- Traduzione: "Civilizzazione o Barbarie, "Governare è Popolare"
3- Aldo Ferrer, economista argentino. Citato da Jauretche, El medio pelo nella Società Argentina, Peña Lillo Editor, Buenos Aires, 1982.
4- Eduardo Duhalde, El estado Terrorista Argentino, pagg 35 e seg.
5- Dichiarazioni del Capitano Barreiro a C.A. Pusseto, sopravissuto del campo di concentramento La Perla, Cordoba, al giornale La Voz, Buenos Aires, 14/2/1983.
6- La Repubblica, Platone.

De la Tirannia. "Inversamente dei dottori che asportano o levano del corpo ciò che è cattivo, lasciando ciò che è buono, il tirano se vuole conservare il potere, deve purgare dello Stato, i migliori cittadini."
(439).Nota del capitolo: Herodoto (484 a.C.- 425 a.c.) racconta quest'aneddoto: Il consiglio che Trasibulos da a Periandros, chiedendole come fare per governare meglio e in tranquilità nel suo Stato.
Trasibulos non risponde niente e si limita ad andare nella campagna con l'inviato di Periandros, e comincia a tagliare le migliori spighe del seminato. Lo congedò senza dir parola. Il tirano aveva capito il messaggio e non lascio vivo e/o senza espatrio a nessun uomo importante del suo Stato.
Quest'esempio e stato seguito dopo nella propria Atene, secondo Aristotele. (condanna al 'ostracismo)

BIBLIOGRAFIA
Duhalde, Eduardo Luis, El Estado Terrorista Argentino, Editrice El Caballito, Buenos Aires, 1983
IDONAC. Efectos Epidemiologicosa de la Represion. Monografia. Buenos Aires, 1987
Rivista Vencer, Bases para la Alianza Constituyente de la Nueva Argentina, senza località, 1982
SEMINARIO INTERNACIONAL: Impunidad y sus Efectos en los Procesos Democraticos, Santiago de Chile,1996
Sartori, Maria Gabriella, Desaparecidos, Violenza e Salute Mentale, Nova Cultura Editrice, Rovigo, 1995